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"/>NATI PER LA MUSICA
Negli ultimi anni, in letteratura, è stata ampiamente sostenuta e condivisa l’idea che l’esperienza musicale, sin dall’epoca prenatale e nel corso di tutta l’infanzia, migliori la qualità dell’interazione affettiva madre/bambino, stimoli lo sviluppo cognitivo e porti ad un aumento delle competenze del bambino anche extra-musicali. Questo avverrebbe per una sorta di trasferimento delle abilità specifiche apprese musicalmente alle competenze comunicative e alle funzioni cognitive di base, necessarie per svolgere altri compiti di tipo non musicale. Molti lavori (pubblicazioni su Quaderni ACP, su Neuromusic News, su Musica Domani: www.natiperlamusica.it )
hanno dimostrato che l’attività musicale porta ad una plasticità adattativa della rete neurale coinvolta nell’elaborazione ritmico-temporale delle informazioni linguistiche, ad un miglioramento delle funzioni attentive e mnestiche e delle attività di lettura.
Le motivazioni per cui la musica concorre allo sviluppo del bambino sono riassumibili in tre punti:
NEI PRIMI MESI
Al bambino piace
6-12 MESI
Le competenze di vocalizzazione del bambino facilitano un dialogo con il genitore fatto di scambi sonori; le lallazioni costruiscono una conversazione di reciproche ripetizioni e variazioni tra genitore e bambino. Il bambino in questo modo impara il turn taking, la reciprocità, la focalizzazione, l’attenzione congiunta, lo sguardo condiviso, e tutto questo aumenta la capacità di attenzione, memorizzazione e di apprendimento.
Sempre in questo periodo il bambino inizia a reagire col movimento alla musica: dondola, prova a muovere il capo a tempo..
L’interazione con l’adulto non si limita al contatto visivo faccia a faccia ma si amplia all’intero corpo.
Dagli 8 mesi il consiglio è di offrire al bambino piccoli oggetti che producono suoni: saranno i suoi primi strumenti musicali. Il bambino deve avere la possibilità di esplorare la realtà acustica in modo attivo attraverso la scoperta e la manipolazione di questi oggetti sonori. Il divertimento è assicurato: nasceranno vere e proprie partiture “per pentole e cucchiai” in cui il compositore darà sfogo al proprio istinto creativo e alle proprie potenzialità espressive. Si potrà poi osservare come i bambini, accompagnati da esperienze musicali nella vita prenatale e neonatale, producano vocalizzi e lallazioni a impronta musicale più precocemente e con maggior varietà rispetto agli altri bambini.
Al bambino piace:
12-24 MESI
Man mano che il bambino cresce aumenta la sua possibilità di esplorare il mondo, anche sonoro.
Si potrà osservare come il bambino volentieri ripeta brevi filastrocche e canzoncine, ascolti la musica improvvisando con il movimento e la danza., sia portato a sperimentare le potenzialità sonore di oggetti e strumenti musicali. L’ascolto della musica dovrà essere quanto più partecipato e attivo, con balli, girotondi e giochi insieme al bambino, mentre la proposta musicale potrà essere differenziata proponendo nuovi generi e stili.
Al bambino piace:
24-36 MESI
Così come il bambino da solo sfoglia il libro avanti e indietro seguendo la narrazione attraverso le immagini, analogamente a questa età sceglie in autonomia i brani musicali da ascoltare, mentre l’espressione attraverso il canto assume forme più articolate. Egli infatti è in grado di ripetere i canti che ascolta, di completare la strofa di un canto conosciuto, di accompagnare il gioco con sonorizzazioni e canti spontanei.
Al bambino piace:
3-6 ANNI
Al bambino a questa età aumenta sempre più la propria disponibilità all’ascolto. E’ in grado di inventare e cantare musiche per giocare, per raccontare storie, per imparare a cantare, a elencare parti del corpo, giorni e colori.
Sa interpretare la musica con il corpo e il movimento in maniera sempre più organizzata, imitando quello che fanno gli adulti.
Può essere avviato ai primi corsi di propedeutica musicale se ne mostra interesse.
Qui potrà fare esperienza di quanto sia importante fare musica insieme ad altri bambini.
La musica in gruppo favorisce infatti lo sviluppo dell’intelligenza “emozionale” che è fondamentale per tutti i rapporti umani e per l’equilibrio personale.
Al bambino piace:
[Tratto da http://www.natiperlamusica.it/]
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