2- Come aiutare il bambino nel suo sviluppo mentale?

Sappiamo che i bambini che ricevono cure e attenzioni amorevoli hanno più opportunità di acquisire competenze cognitive, emotive e sociali utili al loro sviluppo. Al contrario la mancanza di cure e attenzioni ha un effetto negativo: maltrattamenti e trascuratezza nei bambini piccoli sono associati a maggior frequenza di depressione, comportamenti aggressivi, difficoltà nell’apprendimento, problemi di controllo delle emozioni, dipendenza da droghe e alcol. Questi problemi tra l’altro, in assenza di interventi, vengono spesso trasferiti nelle generazioni successive.
Le note che seguono possono essere utili per prevenire rischi e danni e favorire lo sviluppo ottimale del bambino. Iniziamo da quello che può essere fatto (o evitato) prima della nascita, per poi proseguire durante e dopo la nascita, per assicurare al bambino “la migliore partenza possibile” per quanto riguarda il suo sviluppo emotivo e sociale.

Prima della nascita

Quando si programma una gravidanza è bene che la futura mamma assuma dell’acido folico, già prima che il bambino venga concepito. L’acido folico, che serve a prevenire alcune gravi malformazioni del sistema nervoso, è una vitamina che non sempre viene introdotta in quantità sufficienti con l’alimentazione e deve quindi essere assunta tramite prodotti disponibili in farmacia. I medici di famiglia, i ginecologi e i pediatri, ma anche i farmacisti possono consigliarvi in proposito. Oltre ai controlli prenatali previsti- e gratuiti per legge- che si possono fare presso i consultori o gli ambulatori specialistici, si può ricorrere a un0eventuale consulenza genetica se vi sono malattie importanti in famiglia. Tutte queste informazioni si possono trovare sul sito del Ministero della Salute (www.pensiamociprima.it), sul sito del programma Genitori più (www.genitoripiu.it) e presso i consultori familiari. Tra le diverse raccomandazioni, è indispensabile ricordarsi che alcol, fumo e droghe durante la gravidanza vanno assolutamente evitati, in quanto possono, passando attraverso la placenta, danneggiare vari organi e in particolare il cervello in formazione.

Alla nascita

Molti studi hanno messo in evidenza come le prime ore e i primi giorni di vita siano importanti a stabilire una buona relazione tra la mamma e il bambino. Questa buona relazione è favorita da modalità di nascita che:

  • limitano gli interventi medici a quelli necessari per affrontare situazioni di rischio o complicazioni
  • consentono durante il parto la presenza assieme alla donna del suo compagno o di altri famigliari
  • fanno in modo che subito dopo il neonato possa stare sulla pancia della mamma ed essere attaccato al seno
Dopo la nascita: come nutrire bene il cervello
L’alimentazione

E’ naturale pensare che tutti noi siamo fatti da quello che mangiamo.
Questo è tanto più vero per i bambini: i mattoni con i quali vengono costruiti i loro organi, e quindi anche il loro cervello, sono fatti con quello che i bambini mangiano. E’ importante che l’alimentazione sia sana e completa dal punto di vista di tutte le cose che servono quali vitamine, minerali, la giusta quantità di carboidrati (pane, pasta, riso, zuccheri, ecc..) proteine e grassi.
L’allattamento al seno riduce il rischio di malattie quali le diarree e le infezioni delle vie respiratorie e fornisce una protezione anche da alcune condizioni croniche quali obesità e diabete.

E’ stato anche dimostrato come il latte materno contenga i migliori nutrienti possibili per lo sviluppo di alcune funzioni mentali.
Le buone pratiche di nutrizione iniziano quindi con l’allattamento al seno che, oltre a favorire lo stabilirsi di una buona relazione fra la madre e suo figlio, consente una alimentazione meno rigidamente regolata e più responsiva al bambino, ai suoi bisogni, ai suoi ritmi e alle sue fasi di sviluppo.

Alimentazione responsiva significa:
riconoscere e rispettare i sagnali di fame/sazietà e la capacità di autoregolazione del bambino, evitando insistenze e forzature;
garantire un ambiente il più possibile tranquillo durante i pasti riducendo per quanto possibile distrazioni e rumori invasivi, ad esempio tenendo la tv spenta.

Dopo i sei mesi l’alimentazione del bambino, per essere completa, deve essere arricchita di altri nutrienti quali cereali, frutta, verdura, carne e pesce, che si possono trovare sul mercato e non devono essere necessariamente di produzione industriale, come gli omogeneizzati ed altri cibi proposti come “adatti al bambino”. Tutti i nutrienti sono importanti per lo sviluppo cerebrale, ma recentemente numerose ricerche hanno evidenziato i benefici del consumo di pesce (in particolare pesce azzurro, quali sardine e sgombri)sullo sviluppo mentale nei primi anni.

Il principio da seguire resta quello di una alimentazione varia e ricca di frutta e verdura fresche e di stagione.


Informazioni e consigli per genitori e futuri genitori
A cura di Anduena AlushaJ e Giorgio Tamburlini
Per informazioni:
Centro per la salute del bambino Onlus

tel 040-3220447
www.cbonlus.org
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